Al Sorriso - Soriso, Provincia di Novara

Mariella Governo

Che delusione al ristorante „stellato?“. Siamo stati con un gruppo di amici tedeschi lo scorso fine settimana. Personale gentile ma proprietario indisponente. Ho ordinato un antipasto con verdure, bagna cauda, tartare e lingua salmistrata. Il proprietario nel prendere l’ordine mi ha detto che ci voleva molto tempo a preparare questo piatto 😳. Difficile crederci: un piccolo peperone mezzo crudo e due verdurine, tartare buona ma salatissima. La cosa che più ha scontentato i nostri amici e noi è stata l’attesa: un’ora tra il primo piatto e il secondo. E il ristorante non era affollato. Siamo entrati nel ristorante alle 13.15 e siamo usciti non contenti alle 16.C’è molto di meglio nei dintorni in tutti i sensi. Mai più,

Massimo Marzotto

Camera terzo piano non c'è l'ascensore, pulita ma a fine settembre troppo fredda..umida. Non abbiamo riposato bene. Il ristorante ci ha coccolato li si siamo stati benissimo.

Enrico Turcato

Piacevole ristorante situato in un piccolo paese sulle colline intorno al lago d'Orta.
La chef Valazza propone piatti solidamente ancorati alla tradizione piemontese ma sapientemente rivisitati, con ottime escursioni sui prodotti ittici.
In tutti i casi la qualità assoluta del prodotto la fa da padrone.
Carta dei vini ampia e variegata con etichette importanti sia estere che nazionali.
Servizi professionale e cortese sempre attento ai solleciti e alle richieste del cliente.
Prezzo in linea con uno stellato .

Valentina Cervi

Non tanto l'albergo, un po'polveroso, ma l'accoglienza pessima.. arriviamo alle 14,30 e veniamo mandati via perché le camere non erano pronte, così chiedo se i laghetti fossero molto distanti ( abbiamo portato con noi il nostro cane) e mi viene risposto in malo modo che quello è uno stagno.. dicendomi di andare al lago maggiore... va bene...
torniamo e chiedo ( visto che all'accoglienza non ci hanno detto nulla) per che ora è previsto il rientro in albergo di notte, ed anche qui ci viene risposto in modo scortese :"alle 23.00" , chiedo se dovessimo fare tardi se è possibile avere una chiave.. anche qui risposta seccatissima :" assolutamente no, se arrivate dopo dovete suonare, non avete altro modo x entrare".
Usciamo, andiamo a mangiare e torniamo alle 23,05...
Al mattino scendiamo per fare colazione.. direi molto scadente visto il prezzo della camera.. 4 cose in croce..
esperienza da non ripetere considerando che in centro Arona altri hotel costano la metà...
Credo che il proprietario si sia infastidito quando gli abbiamo detto che non cenavamo in hotel ( 2 stelle Michelin... Ci saremmo anche fermati, ma col trattamento che abbiamo avuto, anche no , grazie) . Unica nota positiva, la signora, molto carina, anche nei confronti della nostra pelosa.

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Di passaggio mi sono fermato per mangiare qualcosa, diciamo poco convenzionale per il tipo di ristorante.. però anni fa quando andai in questo 3 stelle Michelin per un pranzo provai il menù degustazione.||Che dire: un solo piatto ma che racconta tanto. Linguine con crostacei e carciofi. Ottima presentazione, un gusto ottimo e la cosa davvero eccezionale è sentire ogni singolo gusto, il pesce, la pasta, i carciofi. ||Una sosta indimenticabile- dai grissini fragranti fatti in casa a dei cioccolatini come mignardise per il caffè - il tutto accompagnato dal titolare che tra una battuta e l''altra é preparatissimo dal punto di vista umano, gastronomico e enologico. Davvero uno spasso vederlo tra i tavoli ad accogliere i clienti e raccontate anedoti di vario tipo.||Dopo qualche ora mentre viaggio penso ancora a quel gusto della pasta, del fondo di pesce nascosto in fondo al piatto, al gambero scottato tenerissimo. Ogni cottura il suo sapore e il tutto insieme una cosa indimenticabile. Grazie per il lavoro che fate - grazie per per le esperienze che donate!!||Per curiosità sono andato a vedere quante stelle Michelin ha il ristorante ed ho visto due - ma la stella più bella é quella che i clienti si portano via con sé - quindi sempre a 3 stelle rimane!!

Piergiuseppe B

L'indomani sabato avevamo previsto di tornare a casa, in costa azzurra, ma di concederci l'ultima chicca culinaria a Soriso. Così abbiamo prenotato Al Sorriso, di cui avevamo letto tante belle recensioni nelle varie guide. Troviamo il ristorante molto facilmente e parcheggiamo a pochi metri dall'ingresso, essendo un po' prestino ci facciamo un giro veloce del paesino, gradevole ma niente di che. Soriso diciamolo è piuttosto deludente. Il proprietario stesso ci attende alla porta, avendoci già notato al momento di parcheggiare l'auto. E' cordiale, anzi gioviale, molto amichevole ed in breve facciamo conoscenza. Siamo stati ristoratori negli anni ottanta e questo fa si che ci venga sempre facile dialogare coi gerenti dei ristoranti. Ci facciamo guidare totalmente, conosciamo la figlia addetta alla cantina, meno socievole del padre ma molto competente, poi la moglie in cucina e pure il nipotino, una birba di 3/4 anni. I piatti si susseguono con ritmo preciso, tutti eccellenti, ricordo un fois gras con frutta caramellata semplicemente divino. Rimaniamo a tavola due ore e mezza, mai annoiati, mai satolli. Rimandiamo al futuro l'incontro con la cacciagione. STUPENDO

Giorgio Castagno

Uno dei miei ristoranti preferiti in assoluto. Non avrà il prestigio o la visibilità di una volta, ma la cucina è sempre ad altissimi livelli. Funghi porcini e patata+uovo+tartufo: due piatti da provare. Servizio:10 e lode (il migliore di sempre)

Riccardo Campaci

Dopo anni di domande “come sarà questo Sorriso, tanto osannato dalla guida Michelin?” decido finalmente di provare questo tre stelle, il primo della mia vita gastronomica.

Un locale sontuoso (sperduto in una zona davvero poco intrigante) accoglie i visitatori; spazi ristretti e accoglienti, con una sala elegante e luminosa ci attendono per la cena.

Non voglio soffermarmi particolarmente sui piatti (ho scelto un menù classico) che giudico eccellenti , eccezion fatta per il dessert, lo sformatino caldo al gianduia , soffice di cioccolato , con gelatina alla cannella: dolce mediocre e poco appagante. Diversamente, antipasto, primo e secondo erano piatti ottimi e di gran classe, per non parlare del possente carrello di formaggi, rigorosamente piemontesi.

L’aspetto però che più mi ha colpito è il rapporto qualità/prezzo, a mio parere molto basso.
Mi spiego: nelle mia esperienza gastronomiche posso annoverare altri ottimi ristoranti come Pinocchio di Borgomanero, Villa Crespi sul Lago d’Orta, Cracco-Peck a Milano o la Locanda nel Borgo Antico a Barolo.

Tutti ristoranti in cui ho mangiato divinamente, probabilmente come o meglio di quanto abbia mangiato al Sorriso, ma in cui ho pagato meno. Un differenza circa di 50 euro, cifra che a mio parere non è assolutamente giustificata da alcun valore aggiunto concreto.

Diversamente da quanto sostenuto dai gourmad di Michelin, il gioco non vale la candela; o, in ogni caso, non considero giustificata le tre stelle se paragonate ad altre tavole (come quelle sopra citate) meno “stellate”, ma a mio parere altrettanto o addirittura più meritevoli di quanto sia il Sorriso.

Altri aspetti poco soddisfacenti:

* nei citati locali l’aperitivo ci è stato gentilmente offerto; al Sorriso è stato pagato profumatamente (9 euro).
* I risotti erano “minino per 2 persone”, cosa che mi aspetto da una pizzeria di serie B, non da uno dei ristoranti più blasonati d’Italia.

Sono piccolezze, ma piccolezze che saltano subito all’occhio se riscontrate in un locale in cui, nel prezzo del menù (circa 150 euro), sarebbe più logico includere almeno aperitivo, caffè e acqua. Insomma, per un posto di questo livello si tratta a mio parere di pericolose cadute di stile.

In definitiva: cibo ottimo (escluso dolce), locale elegante ma prezzo assolutamente non giustificato, soprattutto se paragonato a quanto offre la concorrenza, certamente non da meno dal punto di vista culinario e decisamente più onesta da quello economico.